INTIMATE TALES Leonardo DevitoLouis FratinoNikki MaloofDanielle OrchardAlessandro Teoldi

April 4 - May 17, 2025

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INTIMATE TALESLeonardo Devito, Louis Fratino, Nikki Maloof, Danielle Orchard, Alessandro Teoldi4 April – 17 May 2025 Monica De Cardenas presents Intimate Tales, a new exhibition featuring Leonardo Devito, Louis Fratino, Nikki Maloof, Danielle Orchard and Alessandro Teoldi, a group of friends, as well as artists. As often happens among friends, things take shape without a declared plan, without too much discussion. They unfold almost out of necessity. Intimate Tales is born this way, from a shared narrative that, once begun, reveals deep connections: a common attitude toward drawing and painting, a certain way of looking at 20th-century art - cubism, expressionism and magical realism – and a search that oscillates between everyday experience and imagination. Leonardo Devito (*1997, Florence, lives in Turin)Deeply inspired by the Renaissance tradition, Devito begins from an initial mental image, then lets painting guide the creative process, expanding, transforming, and ultimately dissolving it. The drawings in the show seem to evoke a dreamlike context, where explicit references to 14th- and 15th-century Italian art intertwine with contemporary elements creating a "fragmentation of periods." In this dialogue between eras and languages, Devito combines realism and the fantastical, shaping alternative worlds where the familiar turns into something unexpected. Louis Fratino (*1993, Annapolis, Maryland, lives in New York)Fratino is known for his paintings and drawings that portray male bodies and capture the intimacy and tenderness of queer daily life. He believes that "painting is the physical manifestation of an inner dialogue." In his subjects, which include the artist himself, his partner, friends and family, the human body becomes a form and expression of urgent emotional charge. Until May 2025 he is the subject of a solo show at the Luigi Pecci Museum in Prato, and his works were one of the highlights of the Venice Biennale in 2024. Nikki Maloof (*1985, Peoria, Illinois, lives in New York), who is exhibiting in Italy for the first time, explores the world of everyday objects through a series of pencil drawings where food, the table, and domestic elements take center stage. Like in Domenico Gnoli's works, Maloof's objects are isolated and enlarged, imbued with a presence that makes them more than mere everyday items. The variety of objects depicted by Maloof does not reveal the surrounding world but, on the contrary, operates through exclusion, inserting itself into the world, constructing an image that seems to want to reveal the very essence of things. Danielle Orchard (*1985, Fort Wayne, Indiana, lives in New York)
Over the years, the female body and motherhood have become central themes in her artistic research. These themes find expression in a series of charcoal drawings that explore the intimacy and physicality of these experiences. Her female figures, inspired by the modernist tradition, stand out for a sensitivity that delicately conveys the emotional sphere of care and protection. Her way of representing the bond between women and their own bodies reveals a deep intimacy with these themes, which emerge not only as iconographic subjects but as lived experiences. In Orchard's drawings, bodies brush against each other, intertwine in gestures of affection and contact communicating a palpable tenderness. The American artist, already well-known internationally, is exhibiting in Italy for the first time. Alessandro Teoldi (*1987, Milan, lives in New York) constructs his narrative through visual fragments collected over time: snapshots saved on his phone, as well as images retrieved from a personal archive. The body of collages on display is created by painting on paper with oil, acrylic, pastel, and charcoal. The result is an in-depth analysis of the collage process which Teoldi began exploring over the past two years as a natural evolution of his work with fabric. This transition represents an extension of his artistic research, where the act of cutting and layering becomes an investigation into memory, composition, and the transformation of matter.

INTIMATE TALESLeonardo Devito, Louis Fratino, Nikki Maloof, Danielle Orchard, Alessandro Teoldi4 aprile – 17 maggio 2025 Intimate Tales è la nuova mostra che Monica De Cardenas inaugura a Milano il prossimo 4 aprile e che vedrà protagonisti Leonardo Devito, Louis Fratino, Nikki Maloof, Danielle Orchard e Alessandro Teoldi. Cinque amici nella vita ma soprattutto cinque artisti uniti nel loro lavoro da un nuovo e comune linguaggio figurativo che guarda alle avanguardie degli anni Venti del ‘900 - cubismo, espressionismo e realismo magico - e da una ricerca pittorica che mette al centro il racconto in immagini della loro vita personale, in una ricerca che oscilla tra esperienza quotidiana e immaginazione. Leonardo Devito (*1997 a Firenze, vive a Torino)Profondamente ispirato dalla tradizione rinascimentale, Devito parte da un’iniziale immagine mentale, per poi lasciare che sia la pittura a guidare il processo creativo, espandendola, trasformandola e infine dissolvendola. I disegni esposti sembrano evocare una dimensione onirica, in cui riferimenti espliciti all’arte del Trecento e Quattrocento italiano si intrecciano con elementi contemporanei, creando una “frammentazione di periodi”. In questo dialogo tra epoche e linguaggi, Devito combina realismo ed elemento fantastico, dando forma a mondi alternativi in cui il familiare si trasforma in qualcosa di inaspettato. Louis Fratino (*1993, Annapolis, Maryland, vive a New York)Celebre per le figure dei suoi dipinti e dei suoi disegni che ritraggono il corpo maschile e catturano l’intimità e la tenerezza della vita quotidiana queer, per Fratino «la pittura è la manifestazione fisica di un dialogo interiore». Nei suoi soggetti che includono l’artista stesso, il suo partner, amici e familiari, il corpo umano diventa forma ed espressione di una urgente carica emotiva. Presente in Italia fino a metà maggio con una personale presso il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, l’artista è stato uno dei protagonisti della 60ª edizione della Biennale di Venezia e i suoi lavori sono presenti nelle collezioni di importanti musei pubblici e collezioni private internazionali. Nikki Maloof (*1985, Peoria, Illinois, vive a New Yrok), che espone per la prima volta in Italia, esplora il mondo degli oggetti quotidiani attraverso una serie di disegni a matita in cui il cibo, la tavola e gli elementi domestici occupano il centro della composizione. Come nelle opere in Domenico Gnoli, anche in quelle di Maloof gli oggetti vengono isolati e ingranditi, caricati di una presenza che li rende più che semplici elementi d’uso quotidiano. L’intera varietà di oggetti raffigurati da Maloof non ci rivela il mondo circostante, ma all’opposto, operando per esclusione, si inserisce nel mondo stesso, costruendo un’immagine che sembra voler rivelare l’essenza stessa delle cose. Danielle Orchard (*1985, Fort Wayne, Indiana, vive a New York)Nel corso degli anni, il corpo femminile e la maternità sono diventati temi centrali della sua ricerca artistica. Queste tematiche trovano espressione in una serie di disegni a carboncino che esplorano l’intimità e la fisicità di queste esperienze. Le sue figure femminili, ispirate alla tradizione modernista, si distinguono per una sensibilità che restituisce con delicatezza la dimensione emotiva della cura e della protezione. Il suo modo di rappresentare il legame tra le donne e il loro stesso corpo rivela un’intimità profonda con questi temi, che emergono non solo come soggetti iconografici, ma come esperienze vissute. Nei disegni di Orchard, i corpi si sfiorano, si intrecciano in gesti di affetto e contatto, comunicando una tenerezza palpabile. L’artista americana, già molto conosciuta a livello internazionale, espone per la prima volta in Italia. Alessandro Teoldi (*1987, Milano, vive a New York) costruisce il suo racconto attraverso frammenti visivi raccolti nel tempo: scatti conservati sul telefono, così come immagini recuperate da un archivio personale. Il corpus di collage in mostra è realizzato dipingendo su carta con colori a olio, acrilico, pastello e carboncino. Il risultato è un’analisi approfondita sul processo del collage, che Teoldi ha iniziato a esplorare negli ultimi due anni, come naturale evoluzione del suo lavoro con il tessuto. Questo passaggio rappresenta un’estensione della sua ricerca artistica, in cui il gesto del ritaglio e della sovrapposizione diventa un’indagine sulla memoria, sulla composizione e sulla trasformazione della materia.


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